GUIDA: Come visitare Napoli in un giorno - 10 cose da fare assolutamente



Come visitare Napoli in un giorno? Difficile riuscirci. 
Napoli è una ex capitale europea ed era fino al 1800 una delle metropoli della terra. 


Per questo motivo ha tantissime strutture cariche di storia da conoscere oltre ai panorami naturali da ammirare. 

Cerchiamo di organizzare una giornata tipo rispetto ad un turista che arriva la mattina sul presto a Napoli per poi ripartire la sera (non troppo tardi). Un giorno a Napoli.

Ecco dieci punti della visita:




Se si arriva presto a Napoli non si può che iniziare la giornata dai musei, così da non trovare eccessive file. Si deve partire dal MANN Museo Archeologico Nazionale

Vantando il più ricco e pregevole patrimonio di opere d'arte e manufatti di interesse archeologico in Italia, è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo se non il più importante per quanto riguarda la storia dell'epoca romana
Ha una superficie espositiva complessiva di 12.650 mq.





Seconda tappa sicuramente da dedicare al Museo MADRE, nei pressi del MANN. 

Il Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, si trova nel cuore storico di Napoli, sulla “via dei Musei”, a pochi metri dal Duomo, dal Museo Archeologico Nazionale e dall’Accademia di Belle Arti (Galleria d’Arte Moderna), lì dove si sviluppa l’antico quartiere di San Lorenzo.

Il 10 giugno 2005 il Madre ha inaugurato i suoi spazi con l’apertura degli allestimenti site-specific nelle sale del primo piano; tra il 2005 ed il 2006 l’intero edificio è stato completato, con l’apertura al pubblico delle sale del secondo piano, che ospita parte della collezione, e quelle del terzo piano destinate alle esposizioni temporanee.


Per maggiori info: 
http://www.vienianapoli.com/2015/04/i-musei-di-napoli-il-madre.html




3) DUOMO DI NAPOLI







A pochi passi dal MADRE vi è la cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, la basilica monumentale nonché duomo e sede dell'arcidiocesi della città di Napoli.


Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici, e ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico d'Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città.

Si tratta di una delle più importanti e grandi chiese della città, sia da un punto di vista artistico, essa è di fatto la sovrapposizione di più stili che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco, che sotto un profilo culturale, ospitando infatti tre volte l'anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro.





Continuando la discesa per il centro storico non si può non passare per la cappella Sansevero (detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà Pietatella) è tra i più importanti musei di Napoli. Attenzione alla fila essendo l'attrazione più ricercata dai turisti a Napoli. Ne vale la pena e la visita dura al massimo venti minuti - mezz'ora. E' molto piccola!

Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, da questo separata da un vicolo una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto.

Il Cristo velato è una delle opere più affascinanti e misteriose che si possono vedere a Napoli.

Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di San Severo, illustre alchimista. 





5) BASILICA DI SAN DOMENICO MAGGIORE




Qualche passo più in discesa c'è la basilica di San Domenico Maggiore. Una chiesa monumentale di Napoli sita in posizione pressoché centrale rispetto al decumano inferiore, nella piazza omonima. Non c'è quasi mai la fila ed è facilmente raggiungibile.



Voluta da Carlo II d'Angiò ed eretta tra il 1283 e il 1324, divenne la casa madre dei domenicani nel regno di Napoli e chiesa della nobiltà aragonese.

La basilica, assieme al suo adiacente convento, costituisce uno dei più grandi e importanti complessi religiosi della città, sia sotto il profilo storico, che artistico che culturale.




6) PIZZA IN VIA DEI TRIBUNALI

Pizza Diavola di Gino Sorbillo (foto da TripAdvisor)

Dopo tutti questi musei ci vuole una pausa e dove prendersela? In via dei Tribunali, il regno della pizza. Certo ci sono differenze tra una pizzeria e l'altro. Impasti, ingredienti, cotture ma soprattutto tradizioni diverse tra le varie famiglie di pizzaioli della zona. Ma fidatevi, non andrete mai male. 
L'usanza in questa zona della città è di offrire pizze grandi più del piatto in cui viene servito (la cosiddetta "rota 'e carretta", ruota di carro!).

7) CAFFE' E DOLCE 
AL CENTRO STORICO 
PASSANDO PER 
SAN GREGORIO ARMENO



Il caffè ed i dolci sono altre eccellenze napoletane. Via dei Tribunali offre anche questa opportunità tra bar e pasticcerie, ma consigliamo di passeggiare un po'. La pizza è un alimento buonissimo, ma pesante anche per gli stomaci più allenati. Soprattutto per le dimensioni.






Passeggiare per San Gregorio Armeno, la strada dei presepi, perpendicolare a via dei Tribunali, può aiutare la digestione ed appassionare grandi e piccini. E' un museo a cielo aperto e le statuette ormai non hanno nemmeno più prezzi esagerati per essere pezzi di artigianato di assoluta qualità. Potete trovare dal pastore più tradizionale del presepe napoletano a personaggi dei giorni nostri ( es. Berlusconi, Trump, Higuain, Sarri ecc...ecc...).

8) PASSEGGIATA FINO 
A PIAZZA DEL PLEBISCITO

Non resta che spostarsi un po' dal centro storico per andare in una zona più "aperta", panoramica e solare. Ma per raggiungere Piazza del Plebiscito ed il Lungomare di Napoli consigliamo un passaggio in metropolitana. Prendetela ad Università e scendete a Toledo. Sono sicuramente le due fermate più belle della città. La prima è coloratissima e fantasiosa ed è dedicata all'arte moderna, la seconda è stata riconosciuta come la più bella stazione del mondo ed un'immersione nel mare, blu e profondo. Uno spettacolo. 



Per maggiori info sulle stazioni dell'arte di Napoli: 
http://www.vienianapoli.com/2014/10/stazioni-darte.html

Giunti in via Toledo, strada di negozi ma anche di musei (come il Palazzo Zevallos), percorretela fino a giungere in piazza Trieste e Trento, sede del Teatro San Carlo ed ingresso per piazza del Plebiscito, una delle più grandi della città e d'Italia e per questo è quella più utilizzata per le grandi manifestazioni. 



In questa piazza di circa 25000 metri quadri si ergono:

  • Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola 
  • Statua equestre di Ferdinando I
  • Statua equestre di Carlo III
  • Palazzo della Prefettura
  • Palazzo Salerno
  • Palazzo Reale di Napoli



9) PASSEGGIATA SUL 
LUNGOMARE DI NAPOLI



Praticamente sotto piazza del Plebiscito vi è il lungomare più bello del mondo, tra via Parthenope e via Caracciolo. Panorama unico.
Via Caracciolo è una parte del lungomare di Napoli, quello che si estende da Mergellina fino a Santa Lucia, ma per i Napoletani è il Lungomare oppure A’ Caracciolo.

Da qui si riescono a scorgere, se il tempo lo permette, Capri, Ischia e Procida, le isole del golfo di Napoli.


Non dimentichiamoci nemmeno del Castel dell'Ovo ed il borgo dei marinari, altra meta da visitare. 



10) APERITIVO ZONA SAN PASQUALE



Al termine della passeggiata sul lungomare, giungendo a piazza Vittoria, se si è in orario da aperitivo, si può concludere la giornata in visita a Napoli mischiandosi un po' alla movida partenopea. 

La zona Chiaia e San Pasquale sono le più frequentate. C'è alta concentrazione di lounge bar e vinerie ed ad una certa ora della serata queste strade vengono invase da un fiume di giovani pronti a divertirsi dopo aver studiato o lavorato.

Una intera giornata a Napoli è giunta a termine, ma vi consigliamo di trascorrere più di 24 ore. Napoli ha tanto da offrire e probabilmente ci vuole anche più di un weekend per poter visitare anche altri quartieri ed i tantissimi musei che non abbiamo neanche potuto citare. 


Dario Romaniello

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