Cosa Mangiare a Napoli: LA PASTIERA



La pastiera napoletana (o più semplicemente pastiera) è un dolce napoletano tipico del periodo pasquale, uno dei capisaldi della cucina napoletana (ma diffuso anche nella zona di Reggio Calabria e provincia). 



Ha avuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale campano.


RICETTA

Per la Pasta Frolla

- 400 g di farina
- 4 tuorli d'uovo 
- 200 g di zucchero

- 200 g di sugna


Per il Grano

- 200 g di grano bagnato
- un cucchiaio di zucchero
- 300 g di latte
- una buccia grattuggiata
- 1 cucchiaio di sugna


Per il Ripieno:

- 250 g di ricotta
- 3 tuorli d'uovo e due chiare
- 1 pizzico di cannella in polvere
- 150 g di zucchero
- 1 fialetta di essenza di fiori d'arancio
- 60 g di cocozzata, cedro e scorzata d'arancia canditi 

  1. Questo dolce pasquale va preparato con anticipo. Un tempo era necessario mettere a bagno il grano per almeno 15 giorni! Oggi per fortuna lo si trova già pronto da cuocere. Il giorno precedente alla preparazione vera e propria, cuocere questo grano per 3 o 4 ore a fuoco molto basso con il latte, la sugna, lo zucchero vanigliato e buccia grattugiata dell'arancia, fino a quando è ben gonfio e leggermente sfatto. 
  2. Il giorno dopo: preparata la pasta frolla  impastando velocemente gli ingredienti indicati e lasciatela raffreddare per mezz'ora. Passate la ricotta al setaccio, raccoglietela in un recipiente e mescolatela bene finchè sia sciolto. sempre mescolando, aggiungete uno alla volta i tuorli d'uovo, il grano cotto nel latte, l'essenza di fiori d'arancio, i canditi, la cannella ed infine delicatamente due chiare d'uovo montate a neve. 
  3. Con 2/3 della pasta frolla foderate con una teglia e riempitela con l'impasto della ricotta. Del resto della pasta frolla, spianata sottile, ricavate con la rotella strisce larghe circa 2 centimetri e lasciate degli spazi scoperti (tipo crostata). 
  4. Mettete la teglia in forno tiepido e cuocete a calore moderato finchè la pasta non sia cotta e il ripieno un po' asciugato. 
  5. Lasciatela riposare un giorno, prima di mangiarla cosparsa, se volete, con zucchero a velo e senza toglierla dalla teglia. 


Martina Proietti


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