DAL SETTECENTO A BARBIE: A NAPOLI GIOCARE E' UNA COSA SERIA



Bambole, soldatini, orsacchiotti, robot. Non si tratta della cameretta un po’ disordinata di un bambino fortunato, ma di “Storie di giocattoli – dal Settecento a Barbie”, in mostra fino al 19 marzo nella splendida cornice del Convento di San Domenico Maggiore. L’esposizione è promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dal Comitato Arcigay Napoli

Oltre mille pezzi unici presi in prestito dal Museo del Giocattolo di Napoli dell'Università Suor Orsola Benincasa, nato dall’amore per il collezionismo di Vincenzo Capuano e dedicato alla memoria di Ernst Lossa, zingaro ucciso dalla campagna di eugenetica nazista. Un bambino, non a caso. Eppure, i bambini non sono gli unici destinatari di questa mostra. Il lungo percorso espositivo vuole essere anche un modo originale di attraversare la storia dell’uomo. “I giocattoli – spiega Vincenzo Capuano – raccontano la storia dell’umanità dal punto di vita sociale, economico e politico”.

Un viaggio a ritroso nel tempo, nella propria infanzia e in quella di tutti i bambini che hanno vissuto a cavallo tra l’età dei lumi e la cultura del benessere del ‘900. Ed ecco, quindi, giochi da tavolo e soldatini, giocattoli di legno e di latta, bambole dai suggestivi occhi in vetro soffiato, antichi Pinocchi, teatrini di burattini e marionette, addirittura un pupazzo di Totò del 1940.

Un viaggio non privo di belle sorprese. Potrebbe lasciare senza parole conoscere il primo nome dato agli attuali baci Perugina o scoprire le origini piuttosto inaspettate della prima Barbie. 

Prende parte all’esposizione anche Gay Bob, bambolotto realizzato in America nel 1977, simbolo di denuncia contro ogni abuso e discriminazione. A dimostrazione che il gioco è una cosa seria, arricchisce la mostra “Con i giocattoli nun s’ pazzea”, esposizione di giochi contraffatti, promossa dall'Associazione "Museo del Vero e del Falso" in collaborazione con la Procura della Repubblica di Napoli. Un modo originale per affiancare al tema della discriminazione anche una riflessione sui valori della legalità.

info e prenotazioni:
tel. 0815752524
orario: martedì-domenica 10.00-19.00
lunedì chiuso (l’orario di visita sarà prolungato in occasione di eventi speciali)