![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA7kmRSLvGMNdaVNv5FaEH4yinmykBJvzHPaYa9ICGWykb-yUWXR6aa1XZPgDyGyHNDTe91cS39yglBJ83-tSPmT5hl9en9hxyhlmob7UjwjPJp-dTnj5ikARqBNpiW1xe3jqNXP3TPhB2/s200/fuckyeah.png)
"Chi è codesto figuro che riempie di virtuali grafie le bianche
pagine del digital registro?"...chiederebbe un virtuoso delle
socratiche virtù. "Ma chi è chist' ca scrive tutte sti 'ccos 'cca ngoppa?"...gli farebbe eco con le medesime questioni colui il cui vocabolario non fu di pagine ma di strida dialettali. Rispondendo a tutti e in tutti i modi mi
presento umilmente come DDL: un blogger pretenzioso, spigoloso, tecnocrate
di figure retoriche e punteggiature, figlio di Partenope; della Partenope del primo come del secondo inquisitore. Parlerò di Napoli, potrei dire seccamente, ma, forse, sarà Napoli a parlare di se stessa tirando le corde tese
sulle mie falangi come fossi, nel suo teatrino, il cantastorie: vestito di raso
rosso o della iuta avanzata da marionette ormai troppo usurate per la scena, dal
volto incerato o lercio di sudore e fuliggine, con le parole di Eduardo come di
Tatonno; cercherò di dare voce a Napoli o, più semplicemente, di tradurre le
sue litanie in storie, sempre nuove, che condividerò con voi.
DDL