Cosa Mangiare a Napoli: LA SFOGLIATELLA

Foto di Dario Romaniello, riproduzione riservata
La Sfogliatella è un dolce tipico della pasticceria campana e si presenta in due varianti principali: può essere riccia, se preparata con pasta sfoglia, oppure frolla, se preparata con la pasta frolla.
La sfogliatella (nel dialetto di Teramo: la sfujatèlle) è un dolce diffuso anche nel territorio abruzzese, in particolare teramano, in cui è preparata nel periodo di Natale.
La sfogliatella nasce nel XVIII secolo nel conservatorio di Santa Rosa da Lima, che si trova a Conca dei Marini, sulla Costiera Amalfitana, in provincia di Salerno. 
La sfogliatella nasce quasi per caso: un giorno era avanzata nella cucina del convento un po' di pasta di semola, ma la suora addetta alla cucina, invece di buttarla, aggiunse un po' di frutta seccazucchero e limoncello, ottenendo così un ripieno. Utilizzò allora un cappuccio di pasta sfoglia per ricoprire il ripieno e ripose tutto nel forno ben caldo. 
Sfogliatella Frolla: Foto di Dario Romaniello, riproduzione riservata
Il dolce riscosse molto successo tra le suore e gli abitanti delle zone vicine al convento e prese il nome diSantarosa in onore della santa a cui era dedicato il convento. Nel 1818 un oste napoletano, Pasquale Pintauro, entrò in possesso della ricetta segreta della Santarosa, modificando leggermente la ricetta e introducendo la variante riccia-sfoglia inventò la sfogliatella.














E tu quale preferisci? La frolla o la riccia?

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